LANCIA RALLY 037 1981
Nata dalla collaborazione fra Lancia, Pininfarina e Abarth fu presentata al Salone dell’ Auto di Torino nel 1982; montava un compressore volumetrico sviluppato dall’Abarth con un telaio estremamente semplice munito di sospensioni a quadrilatero come per i modelli da pista; la scocca era quella della Lancia Beta Montecarlo.
La versione da gara vinse il titolo mondiale rally 1983, ultima auto a due ruote motrici a farlo.
Carrozzeria in resina, peso 980 kg, motore 1995 cc. con potenza iniziale di 255 cavalli che diventarono 340 nell’ultima versione con l’aiuto di un sistema di raffreddamento mediante iniettore al volumetrico e aumento della cilindrata a 2111 cmc. Lubrificazione a carter secco.
L’auto esposta, con i suoi 340 cavalli, è una delle primissime preparate come Evo1 per poi essere aggiornata in Evo2 con l’iniezione di acqua al volumetrico da Giuseppe Volta, preparatore Ufficiale Abarth.
Appartenuta al team Lampo di Biella ha partecipato al Campionato Italiano Rally con risultati importanti, molte vittorie assolute e rarissimi ritiri.
L’ultimo ad usarla è stato il “nostro” Germano Nataloni nella classica livrea “Latte di Nepi” (bianca e bleu) per le Cronoscalate del Campionato Italiano: praticamente “Germanino” sbiancava la striscia rosso-arancio della livrea Martini e, con pochissima spesa e senza aggiungere altri colori, faceva comparire la sua livrea.
Germano Nataloni ha riusato questa vettura nel 2011 per fare da apripista alla rievocazione storica della salita Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino con Emanuele Fantini, figlio di Attilio attuale proprietario della vettura da più di venti anni, che così descrive quell’esperienza: “Proprio vero:la classe non è acqua! A veder fare a Nataloni il punta-tacco nei tornanti non si direbbe che abbia superato gli ottanta anni!”