Il 12 maggio 1957 , sessanta anni fa, Piero Taruffi vinceva l’ ultima edizione della Mille Miglia sulla rossa Ferrari 315S numero 535, alloro finale di una carriera agonistica lunga più di trenta anni che lo vide trionfare nelle più importanti competizioni mondiali prima motociclistiche poi automobilistiche; ma l’ Ingegnere romano fu anche un tecnico geniale che si dedicò con passione agli studi aerodinamici che lo portarono a realizzare mezzi a due e quattro ruote con i quali conseguì una serie lunghissima di primati mondiali di velocità e durata.
Proprio la poliedricità del personaggio sarà alla base della conferenza: “ La bandiera a scacchi dell’ Ingegner Taruffi” che il Museo e l’ Associazione di Bagnoregio a Lui dedicati hanno organizzato nell’ ambito del progetto: “Passione, Storia,Tecnologia” voluto dalla Commissione Cultura dell’ Automotoclub Storico Italiano ed in collaborazione con il Dipartimento Economia e Impresa, corsi di Laurea in Ingegneria, dell’ Università della Tuscia di Viterbo presso la cui Aula Magna si svolgerà l’ evento, venerdi 12 maggio alle ore 10,00.
Flavio Verzaro, direttore del Museo Piero Taruffi, modererà la sequenza degli interventi che saranno svolti da illustrissimi relatori: dopo il benvenuto del Professor Stefano Ubertini, Direttore del Dipartimento ospitante, sarà Rino Rao, avvocato siciliano, appassionato e scrittore di motorismo ad iniziare questo percorso nella personalità della “Volpe argentata” – così era conosciuto Taruffi fra gli appassionati per la sua capigliatura precocemente imbiancata – parlando delle sue vittorie automobilistiche; poi sarà la volta di Valerio Moretti, uno dei padri dell’ automobilismo storico italiano che delineerà la figura del motociclista e di Alessandro Silva, ordinario di Matematica alla Sapienza di Roma che si dedicherà all’ illustrazione dell’ aspetto tecnico di questo particolarissimo personaggio.
Il Professor Andrea Facci, docente di Fluidodinamica delle Macchine Unitus approfondirà l’ aspetto aerodinamico per poi lasciare la parola al Professor Luigi Fanelli, docente di Costruzione di Macchine Unitus che, insieme ad un gruppo di studenti, riferirà sulla interessante esperienza della Formula Sae che, in qualche modo, si lega al percorso tecnico-ingegneristico di Piero Taruffi.
Il Museo e l’ Associazione Piero Taruffi sono particolarmente grati all’ ASI , al Dipartimento Economia e Impresa , corsi di Laurea in Ingegneria dell’ Università della Tuscia, alla Fondazione Carivit ed al Comune di Bagnoregio per avere reso possibile la realizzazione di questa importantissima conferenza che, nell’ auspicio degli organizzatori, dovrebbe essere la prima di una serie volta ad avvicinare i giovani all’ affascinante mondo del motorismo.
A corollario della Conferenza sul piazzale antistante l’ Aula Magna dell’ Università verranno esposte alcune auto storiche di soci del Circolo bagnorese.
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